sabato 19 ottobre 2019

Exitus

Devo prendere atto che con l'intervento censorio di Google sono passato da decine di visualizzazioni ad alcune visualizzazioni. La mancanza di commenti, critiche, suggerimenti di qualsiasi tipo poi fa venire meno uno degli scopi per i quali avevo aperto il blog o sia la messa a disposizione di uno spazio di interlocuzione. Non solo, ma l'assenza di interventi esterni mi impedisce di avere un riscontro sul lavoro svolto. La censura di Google continua e, senza un ritorno attraverso le opinioni dei lettori, oltre a nutrire il sospetto che le visualizzazioni siano messe a caso o impedite in qualche modo, non posso nemmeno capire se è vero che i post più letti siano quelli indicati dalle statistiche di Blogger e se sono effettivamente letti integralmente.
La censura riguarda ormai tutto quanto sta su internet questo è ormai palese ai più avveduti e questo sta succedendo anche in tutti i social, almeno in quelli dove alberga una qualche forma di intelligenza.
In mancanza di commenti, quindi, non so neppure chi mi legge e d'altra parte di fare le ripetizioni gratuite, con post sull'architettura e la storia dell'arte, a studenti che devono passare l'interrogazione o l'esame non mi va più. Al di là dell'impegno che ho a scriverli, concentrando molti temi e concetti in poco spazio, in essi sono presenti spunti e considerazioni non banali e farlo per chi guarda dal buco della serratura è frustrante.
Ho deciso pertanto che il blog si trasformi nella mia semplice rassegna letteraria, dove posterò solo notizie riguardanti la mia produzione e notizie del genere.
Quello che ho pubblicato rimane nell'archivio per chi ne fosse interessato.

R.P.
Posteris memoria mea

Addendum.
Potrebbe capitare che scriva ancora dei post poiché, dopo una lunga riflessione, non riesco a liberarmi della convinzione che sia mio dovere oppormi al decadimento culturale in cui versa in modo tragico l'Italia e l'Europa.
La dittatura di sistema della UE ma in generale il modello di sviluppo mondiale ordoliberista puntano all'annichilazione culturale, storica, antropologica dell'Europa e all'interno di essa del Paese forse più importante per la sua identità e questo Paese è casualmente il mio.
Non so ancora in che forma o su quali argomenti, ma alla fine penso che lo farò perché lo ritengo un mio dovere storico, un senso della mia esistenza e di ciò che ho studiato e per cui ho lavorato.