venerdì 24 giugno 2016

domenica 5 giugno 2016

Pulcritudine


Frederick Sandys - La figlia di re Pelle con il Santo Graal


La bellezza di una donna non è chiedersi chi è, ma chi è stata.
Propongo alcuni ritratti femminili ponendo al contempo una riflessione. Nella bellezza femminile che contempliamo ci sono di sicuro i significati che l’artista intende esprimere col suo dipinto, tuttavia ci scordiamo che il personaggio del quadro è stata una donna vera e reale ed ha avuto una sua vita. Che però non è raccontata. Ed è un peccato perché la vita delle persone è sempre il più bel romanzo che si può scrivere.

Ho preso i ritratti che avevo nel mio archivio di immagini e, tranne l’ultimo, sono solo alcuni dei tanti che avrei potuto prendere. Ma se li avevo già è chiaro che mi sono cari.

Andrea Mantegna - La camera degli sposi - Barbarina Gonzaga

Dante Gabriel Rossetti - La moglie Lizzie Siddal, forse...


Domenichino - Sibilla cumana

 
Boris Kustodiev  - Venere russa

 
Christofer Eckersberg - Donna davanti allo specchio

Peter Paul Rubens - Venere allo specchio

William Adolphe Bouguerau - Donna con conchiglia

 
Leonardo da Vinci - La belle ferroniere, forse Lucrezia Crivelli amante di Ludovico il Moro


Lucrezia Crivelli fu amante di Ludovico il Moro. Attualmente è la mia fidanzata ufficiale, presentata in casa (mogli e buoi dei paesi tuoi...), alla quale ho dedicato queste poesie.
Sono due odi saffiche e si trovano la prima in “Epea Pteroenta” e la seconda in “Osservazioni astronomiche e altre notazioni naturalistiche”.

 
R.P. da   Epea Pteroenta - 31-1-10

 
R. P. da  Osservazioni astronomiche e altre notazioni naturalistiche - 28-8-10 -

Vale la pena che spieghi il senso di quanto ho scritto sopra, giusto per non passare per pazzo senza una buona ragione.
Ho in camera, dove pratico yoga e kenjutsu, questo puzzle che portai a casa quando avevo una libreria perché era difettoso, mancano come si vede alcune tessere. Anche se ne è uscito un effetto che è migliore del lavoro completo.

 
La mia fidanzata

La ragazza mi piace molto ed è dipinta con quella tecnica per cui da ovunque la si guardi lei ti guarda.
È appesa presso la pedana in legno dove pratico e mi sembra, facendo i kata del kenjutsu, che quando una tecnica viene bene abbia un’espressione soddisfatta, quando non è buona prenda un’aria di dolce rimprovero.
Da lì con un po’ di fantasia...