mercoledì 1 novembre 2017

TG BLOG

Vorrei scrivere un post importante, di quelli che non leggete, ma ci ho l'influenza, che mi è venuta senza febbre e dunque dura un sacco, sto scrivendo la settima raccolta delle “Lettere d'Isabella”, c'è stata l'assemblea del condominio, c'è quella ineffabile voglia di non fare un cazzo tipica del languido autunno, dove penso a bere e a magnare. Insomma non potete pretendere da me che mi faccia il culo 'aggratise'.
Dunque farò il punto della situazione del blog.
La classifica si muove. Il primo paese per numero di visualizzazioni è, ovviamente, l'Italia. Seguono gli States per i motivi legati alla pubblicazione nei sistemi diversi da windows, e per l'assidua azione dei servizi segreti (hi guys...). Ma la Russia incalza a poca distanza, con possibilità di superare, e senza la costante presenza dei servizi segreti (a meno che non siano tonti e rileggano sempre gli stessi post...). Segue la Francia, che si è avvantaggiata di numerosi spam ma ora sembra regolarizzata. Poi la Germania, ma attenzione! l'Ucraina è lì a un passo, davvero a un passo... Poi, distanziate, l'Irlanda, il Giappone, la Svizzera e la Corea del Sud.
Insomma, a quanto pare piaccio a Est e ne sono felice. Sono contento che Giappone e Corea siano i primi paesi non europei (sono felice per via della spada, naturalmente), a parte gli americani che però svolgono un ruolo particolare per via che il blog è una piattaforma di Google.
Certo, il mio cuore va verso il Regno Unito (soprattutto dopo che ho constatato che mia sorella Antonietta è la reincarnazione di Alice Liddell di “Alice nel paese delle meraviglie”, e io che la chiamo da sempre la 'romantica donna inglese'... e a me da piccolo mi chiamavano l'Inglesino) e la Spagna, ma non si può avere tutto dalla vita, figuriamoci da un blog.
Alice Liddell

Gli Svizzeri, per uno di Milano, sono i vicini di casa: Borromini nacque nel Canton Ticino che era allora parte del ducato di Milano. Bei tempi...
Io poi non so da quale parte dei paesi vengano le visualizzazioni: continuate a guardare dal buco della serratura. Magari le visualizzazioni dalla Germania vengono da est anche lì, e li capirei.
Una cosa va detta riguardo ai post. Si attestano i soliti, quelli legati all'architettura ma, nell'ultimo periodo, due si sono affermati con mia grande soddisfazione.
Il primo è “Mi sto rompendo il cazzo” a volte confermato da “Precisazioni per cui mi sono rotto il cazzo” che consiglio di leggere. Soprattutto dall'Ucraina, e li capisco..., e dalla Russia.
Il secondo è “Un capolavoro assoluto: la 'Chanson de Roland'”. Devo dire che questo successo mi riempie di soddisfazione. È un post che ho scritto con molta partecipazione emotiva. Credo ci siano delle considerazioni non banali sia dal punto di vista storiografico sia da quello letterario. Considerazioni non accademiche e il fatto che interessino mi riempie di orgoglio. Insomma: 'sossoddisfazioni'.
Un post che mi sento di suggerirvi è Al Andalus in cui, se non v'interessano le mie considerazioni politico-economiche, ci sono due video su musiche di Mozart che meritano di perderci quei sette minuti complessivi.
A proposito di Mozart e sull'importanza della cultura, guardatevi questo filmato del maestro Muti, soprattutto dal minuto 3'20” al minuto 3'45”, perché c'entra con quanto scriverò nel post del quale sono in gestazione.
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Il post che scriverò sarà sugli obiettivi della lotta contro la dittatura dell'omologazione, in atto in tutto il mondo, e, come esperimento palmare, nell'Unione Europea.
Siccome so che non ve ne frega un cazzo (o sì: fatemi sapere) vi metto due righe del Gatestone Institute, prese dal blog “Voci dall'estero” che vi consiglio di seguire. Il link relativo è qui:

Vi invito a leggere fra le righe della parte citata.
A tutta prima verrebbe da dire: che bello, che giusto condannare chi parla per seminare odio. Notate che si parla di “media che ispirano politiche” e di “strumenti legali” (se non ci sono basta inventarseli e votarli come leggi di censura). Tradotto: usate una parola sbagliata, fra quelle messe al bando come hate speeches e il vostro pezzo sarà censurato. Di più saranno ammessi solo quei discorsi che formano nel lettore un 'corretto' orientamento politico.
I media dovrebbero citare i fatti, non ometterli o stravolgerli per formare un'opinione pubblica 'giusta'.
Per esempio, da sempre io chiamo la questione degli immigrati il ricatto della pietà. Le parole belle, d'amore, dalle religioni si sono trasferite ormai nel linguaggio della comunicazione politica, con lo stesso compito di ingannare, sono ormai un modo di disinnescare la capacità critica di presentare i fatti e analizzarli criticamente. Questo è uno dei temi fondamentali del decadimento e della perdita di tutto ciò che i nostri padri e nonni hanno conquistato con le loro vite e le loro morti.
Se non reagiamo sarà solo questione di tempo.