sabato 5 novembre 2016

Fiocco rosa



Dal 3 di novembre c’è un nuova venuta in famiglia.
È arrivata Dorothea. 

Dorothea

Era da tempo che volevo avere anche una spada da cavaliere occidentale. Ho preso questa perché ha l’impugnatura a due mani.
Confermo quanto dicevo ai tempi in cui insegnavo kenjutsu: la tecnica della spada a due mani è la stessa della katana. Continuo a non capire perché l’elsa sia così accentuata, ossia qual è la sua utilità. In ogni caso, a due mani il movimento del polso è minimo e l’elsa non disturba più di tanto, è una questione d’abitudine. Con la differenza fra elsa dritta o piegata e tsuba, occorre adattare qualche tecnica come la maki kaeshi, il kiri sulle braccia, il katsugi e non è possibile la kamae in  jodan in orizzontale, per chi sia abituato in questo modo, io la tengo classica, ma non c’è niente di trascendentale. Le tecniche di sfodero rapido col nukitsuke sono da studiare perché una spada così non sta in cintura ma appesa al balteo. Vedremo.
Ho scelto questa perché costa poco e non ha simboli cristiani evidenti: non lo sono più da decenni e non volevo che ci fossero croci templari e roba del genere.

Il nome è arrivato prima di decidere di prendere una spada occidentale. Ho pensato: se avessi una spada da cavaliere si chiamerebbe Dorothea, dunque questo sarà il suo nome.
Se ci riflettete è connesso con quello di Kinko e con il mio emblema.

E adesso Dorothea è con noi.