Credo
di essermi spiegato a sufficienza con i due post precedenti sulla natura della
mia poesia. E sul tema della poetica delle e per immagini.
Con
questo post vorrei fare un’operazione che richiede una partecipazione più
attiva da parte di chi legge.
Utilizzerò
le ultime quattro fotografie che mi ha inviato Laura Caligiuri (www.lauracaligiuriphotos.com ; FB: Laura Caligiuri Photos) e che
hanno come motivo comune l’acqua, per abbinarle ognuna a una delle mie poesie,
semplicemente una a fianco all’altra per vedere che effetto fa in ciascuno che
vede. Sapendo che le fotografie non sono state scattate conoscendo le poesie e
le poesie non sono state composte vedendo le fotografie.
Comparando
quindi dei materiali indipendenti come genesi e storia, ma ponendosi
nell’ottica di osservare quali relazioni, analogie, stati d’animo l’insieme
delle due creazioni artistiche possono produrre.
Io
non avanzerò nessuna ipotesi: massima libertà a chi legge. Sarebbe interessante
sapere cosa ne salta fuori attraverso i vostri commenti, lunghi o brevi che
siano. Su, non siate timidi o pigri! Una fotografa e un poeta vi propongono dei
loro lavori perché diciate una parola su di essi.
Comunque
ecco di seguito le fotografie di Laura seguite dalle mie poesie relative.
1
Tanka da “ Un po’esie ”.
Pan tera
L’oca
si ferma
su
un’isola di canne
presso
la riva,
ma non
c’è mai sosta
per le
acque del fiume
2
Tanka da “ Versi liberi ”.
Sedie di cucina n° 1
Onde sul mare
si inseguono uguali
una all’altra
ma poi, all’improvviso,
una si alza e si frange.
3
Canto saffico da “ Epea Pteroenta ”.
Boccioli nei campi e pesci nei mari,
macchie
di luce su uno sfondo glauco,
la
terra si incorona di fiori
cinta
di bianco
Onde,
dune mobili per un’eco,
prati,
mare calmo di tremula erba,
vento
che stilla come in uno speco
linfa
acerba.
Voci
che corrono, tuono che rimbomba,
pioggia
che fugge in mille rivoli,
poi
silenzio come in una tomba,
lasciati
soli.
A
piedi scalzi, nudi e così belli,
sulla
sabbia asciutta e poi bagnata,
freddo,
fragore e battiti d’ali.
L’alba
è levata
(schema:
ABAb BCBc CDCd DEDe)
4
Sonetto da
“ Un po’esie ”.
I
migratori partono in frotte,
astri
neri, chiari, rapidi in volo
che
ingombrano le case del cielo
come le stelle
fanno della notte.
E gabbiani
su cui il sole si mette,
mentre
girano alti o verso il suolo,
a dorare
le loro penne in volo
su cui la
rosea luce si riflette.
Gli uni
abitano le vie del cielo,
gli altri
le sponde sozze dei navigli:
entrambi
sono puri come gigli.
Sia che
volino guardando il sole
o che
lascino i loro nascondigli,
nulla c’è
che di bello gli somigli.
(schema:
ABBA ABBA BDD CDD)
Ringrazio
ancora Laura Caligiuri per l’invio delle sue fotografie.
Mansey
La vita cos’è
se non non far svanire,
testardamente,
la scia di una barca
che scivola sull’acqua.
(Tanka da “ Epea pteroenta ”).
Ricordo
che le fotografie non sono di dominio pubblico e la loro utilizzazione è
soggetta all’autorizzazione dell’autrice.
Comunicazione
di servizio: se qualcuno è esperto di blog della piattaforma blogspot.com mi
può dire perché quando seleziono invia notifica in una pagina esce un messaggio di errore che
dice difficoltà a connettersi al server?