venerdì 13 marzo 2015

La poetica delle immagini 3


Credo di essermi spiegato a sufficienza con i due post precedenti sulla natura della mia poesia. E sul tema della poetica delle e per immagini.
Con questo post vorrei fare un’operazione che richiede una partecipazione più attiva da parte di chi legge.
Utilizzerò le ultime quattro fotografie che mi ha inviato Laura Caligiuri (www.lauracaligiuriphotos.com ; FB: Laura Caligiuri Photos) e che hanno come motivo comune l’acqua, per abbinarle ognuna a una delle mie poesie, semplicemente una a fianco all’altra per vedere che effetto fa in ciascuno che vede. Sapendo che le fotografie non sono state scattate conoscendo le poesie e le poesie non sono state composte vedendo le fotografie.
Comparando quindi dei materiali indipendenti come genesi e storia, ma ponendosi nell’ottica di osservare quali relazioni, analogie, stati d’animo l’insieme delle due creazioni artistiche possono produrre.
Io non avanzerò nessuna ipotesi: massima libertà a chi legge. Sarebbe interessante sapere cosa ne salta fuori attraverso i vostri commenti, lunghi o brevi che siano. Su, non siate timidi o pigri! Una fotografa e un poeta vi propongono dei loro lavori perché diciate una parola su di essi.

Comunque ecco di seguito le fotografie di Laura seguite dalle mie poesie relative.

 1



Tanka da “ Un po’esie ”.

Pan tera

L’oca si ferma
su un’isola di canne
presso la riva,
ma non c’è mai sosta
per le acque del fiume


 2

 

Tanka da “ Versi liberi ”.

 Sedie di cucina n° 1

Onde sul mare
si inseguono uguali
una all’altra
ma poi, all’improvviso,
una si alza e si frange.

 3


Canto saffico da “ Epea Pteroenta ”.

Boccioli nei campi e pesci nei mari,
macchie di luce su uno sfondo glauco,
la terra si incorona di fiori
cinta di bianco

Onde, dune mobili per un’eco,
prati, mare calmo di tremula erba,
vento che stilla come in uno speco
linfa acerba.

Voci che corrono, tuono che rimbomba,
pioggia che fugge in mille rivoli,
poi silenzio come in una tomba,
lasciati soli.

A piedi scalzi, nudi e così belli,
sulla sabbia asciutta e poi bagnata,
freddo, fragore e battiti d’ali.
L’alba è levata

(schema: ABAb BCBc CDCd DEDe)


 4




Sonetto da “ Un po’esie ”.

I migratori partono in frotte,
astri neri, chiari, rapidi in volo
che ingombrano le case del cielo
come le stelle fanno della notte.

E gabbiani su cui il sole si mette,
mentre girano alti o verso il suolo,
a dorare le loro penne in volo
su cui la rosea luce si riflette.

Gli uni abitano le vie del cielo,
gli altri le sponde sozze dei navigli:
entrambi sono puri come gigli.

Sia che volino guardando il sole
o che lascino i loro nascondigli,
nulla c’è che di bello gli somigli.


(schema: ABBA ABBA BDD CDD)



Ringrazio ancora Laura Caligiuri per l’invio delle sue fotografie.

 Mansey


 La vita cos’è
se non non far svanire,
testardamente,
la scia di una barca
che scivola sull’acqua.

(Tanka da “ Epea pteroenta ”).


Ricordo che le fotografie non sono di dominio pubblico e la loro utilizzazione è soggetta all’autorizzazione dell’autrice.

Comunicazione di servizio: se qualcuno è esperto di blog della piattaforma blogspot.com mi può dire perché quando seleziono invia notifica in una pagina esce un messaggio di errore che dice difficoltà a connettersi al server?