domenica 30 maggio 2021

Il razzismo

È razzismo quando nelle leggi di un paese vi è una differenza di legalità fra un gruppo e un altro sulla base di connotazioni fenotipiche, etniche, religiose, culturali ecc... Se non vi sono differenze formali e sostanziali legittimate dalle leggi allora ogni asserzione in quel senso è una manifestazione della libera espressione di idee.

Per esempio, un commento negativo verso una persona di razza diversa, a motivo della sua razza, non è razzismo ma al massimo un insulto poiché contiene un elemento insultante verso chiunque indipendentemente dal colore della pelle. Se all'espressione del pensiero segue qualche fatto non lecito non è razzismo nemmeno quello, ma è un reato e quel reato va punito. Sia coinvolga delle singole persone sia delle associazioni.

Affermare che non vi siano differenze fra gli essere umani è tanto generico e infondato al punto che potrebbe a sua volta essere accusato di ' razzismo ' allo stesso modo per cui il nazismo teorizzava la fine della lotta di classe attraverso la mediazione del partito che avrebbe disinnescato il rapporto di ceto in nome di un'unica casta di stato.

Se diamo come lecito che non vi siano differenze diamo atto di un'inesistente uguaglianza. Allora vediamo che le supposte accuse di discriminazione, in assenza di leggi discriminatorie, non sono altro che auto razzismo o sia non accettazione del proprio stato, vissuto in sé e per sé come 'diverso' e inferiore e che distorce la realtà verso un vittimismo autoassolutorio.

Io non ho mai portato la pelle bianca come qualcosa di strano né affermo la mia eterosessualità come qualcosa di non conforme o di regolare e non ne ho mai avuto delle particolari agevolazioni o dei benefici da parte dei 'miei simili'. Allo stesso modo chi invece giacula contro discriminazioni che hanno l'origine di fondo nella non accettazione del proprio stato indica come un problema politico ciò che invece è un suo problema personale. La forzatura politica e sociale di una tale lettura è una evidente violenza verbale e cognitiva.

R.P.

posteris memoria mea

Renatus in aeternum