La
Costituzione del 1948 è salva.
Ci
riproveranno, ma resta questa testimonianza di volontà popolare. Per una volta
mi sento fiero non solo di essere nato sulla penisola italica: quello sempre,
ma di appartenere a questa nazione e a questo stato.
Abbiamo
dato continuità al vento di cambiamento che sembra spirare dalla Brexit e si
spera continuerà con le elezioni francesi e tedesche del prossimo anno (e c’è sempre il
biondo col riporto nucale da vedere all’opera...). Soprattutto abbiamo dato
prova di essere un popolo maturo e consapevole, nel merito delle questioni e
nella lettura del momento storico.
Si
trattava di una consultazione di democrazia diretta (di questo si trattava,
vero cari anarchici venduti ai poteri euristi?) al quale il popolo italiano ha
risposto in massa.
Sono
così gasato che ho preparato un filmato, retorico il giusto, per celebrare
questa sensazione, questo momento di soddisfazione che ci manca quasi di
regola. Dura 1’48”: guardatevelo, maledetti!
·
La
musica è la marcia trionfale da “Scipione” di Georg Frederich Haendel, del
1726. Haendel è, come sapete, uno dei miei compositori preferiti. Era tedesco
naturalizzato britannico. È un modo di
festeggiare in continuità con la Brexit e di dimostrare, come del resto si
capiva dalle immagini del post precedente, che il problema non è quello di detestare
la Germania. L’atteggiamento del suo governo in questa fase è un’altra
faccenda. Ma il suo popolo e la sua cultura non sono in discussione e
appartengono al patrimonio comune dell’Europa.
Fra
l’altro sarebbe un bellissimo inno nazionale italiano al posto dell’Inno di Mameli che fa davvero
schifo, per testo e soprattutto per la musica (anche se questa marcia di Haendel se la sono già presa i Granatieri della
Guardia Reale Inglese, ma si può sempre fare...).
Ci
riproveranno e a breve vedrete, ma noi saremo ancora qua, come oggi.
Anche
a chi oggi ha votato sì con buona fede dico che si renderanno conto di esser
meglio tutelati dalla gloriosa Costituzione del 1948 che in avventurosi
pastrocchi che hanno fini del tutto diversi da quelli proclamati. E capiranno di prendere meno alla leggera chi
vuole mettere le mani sulla nostra Costituzione per fini non democratici. Ai
venduti e agli idioti euristi dico invece che godremo il giorno della vostra
fine, giubileremo quando perderete tutto.
Quando
la Costituzione Repubblicana fu scritta l’Italia era appena uscita da una
catastrofe terribile, ogni partecipante al processo costituente, a anche ogni
italiano, non aveva voglia di scherzare o di approfittare di un momento così
luttuoso per i propri interessi personali, per una volta la tutela della res
publica ebbe il sopravvento sulle lotte di potere.
Vi
voglio citare un brano del celebre discorso di Piero Calamandrei, un vero Costituente,
che rivolse agli studenti universitari milanesi il 29 gennaio del 1949.
Viva
L’Italia!
E
daje: quanno ce vò, ce vò...
p.s.
Comunque,
rimanendo nell’argomento, mi sono accorto di una cosa che non sapevo: minchia
oh! ci ho un blog importante!
Sono
stato censurato niente popò di meno che da Google! [lo so: si scrive po’ po’:
ti notifico che hai appena fatto la figura del coglione]
Vi
spiego. Quando scrissi il post sul referendum, introdussi il tema con degli
edifici e delle architetture storiche. Il giorno dopo le foto erano praticamente
tutte sulla ricerca per immagini di Google!
Penso
sappiate che avere delle immagini proprie su Google ha una certa importanza ai
fini di qualche visualizzazione del blog, soprattutto per chi come me non è
conosciuto. Solo che... o i servizi segreti hanno letto qualche parola chiave ‘sbagliata’,
oppure fosse per il fatto che a fianco
di una delle foto dei simpatici palazzi della nomenklatura europea, la frase a
cazzo che Google mette come didascalia (e che il più delle volte non centra un
tubo) riportasse il titolo del post: “Il 4 dicembre vota NO!”, insomma: dopo
tre o quattro giorni erano tutte sparite.
Per
riempire hanno messo la qualunque fra le mie immagini dei post precedenti,
anche quelle ignorate da mesi. Mancava solo una mia foto da piccolo al mare a
Cavi di Lavagna. Infatti gliela agevolo immediatamente.
Io e mia sorella Antonietta al mare da piccoli |
Solo
in data 29 novembre, a sei giorni dal voto, è ricomparsa, unica e nella seconda
paginata, la foto del Palazzo Sans Souci di Potsdam. Dopo qualche
visualizzazione del post, il 2 dicembre è ricomparsa la sede della Deutsche
Bank (il nido dell’aquila).
Ora
penso sappiate che sans souci si tra-duce in italiano come “stai sereno”... Se
fossi un fanatico dei complotti direi che si è trattato di un messaggio cifrato,
di carattere un filo mafiosetto. Ma ovviamente trattasi di caso fortuito (da
leggersi con accento siculo).
Naturalmente
la spiegazione sarà in qualche caso di copy right dubbio da chiarire... poi il
tempo necessario per i controlli... e: stai sereno...
Al
mio blog! che non vede quasi nessuno al mondo, frega ancora a meno persone, e a
uno sconosciuto che non conta una cippa come me!
Ma,
dice, se è pieno di siti che fanno dibattito politico? Eh, si vede che loro sono
abilitati a farlo, se lo fa occasionalmente un privato cittadino non sta bene.
Poi
il post credo non abbia convinto nessuno né nel senso a cui tendevo né in senso
contrario, ed è logico così. Però mi chiedo: quanta paura hanno? Devono essere
terrorizzati. Davvero.
Nel
prossimo post vi dico cosa penso di voi.
Nessun commento:
Posta un commento