Passato
il referendum si torna alla normalità, con le solite domande.
Oggi
questo blog compie due anni. E non so se ne farà tre... soprattutto in questa
forma.
Se
si deve tenere fede ai dati forniti da blogspot, è indubbio che i post che
parlano di architettura o storia dell’arte siano i più letti, quelli che
affrontano il tema generale della poesia lo sono abbastanza, quelli su singoli
temi della poesia sono poco frequentati, quelli sull’attualità politica sono
pressoché ignorati.
In
fondo nessuna sorpresa. Che abbia da dire qualcosa di interessante parlando di
architettura e di arte sono il primo a riconoscerlo. Il tema generale della
poesia di oggi interessa qualcuno e, bene o male, sono un poeta. Che il modo
con cui affronto le opere poetiche e letterarie sia naif è certo e voluto,
dunque che possa non essere in empatia con la forma mentis di un letterato di
formazione o professione è fuori discussione. Che le mie opinioni politiche non
interessino non desta sorpresa.
In
generale quindi in futuro scriverò di architettura e arte, sempre che continui
ad avere voglia di far la fatica di scrivere dei post (da un po’ di tempo sono
in ‘modalità vaffanculo’, non turbatevi quindi se sono un po’ aggressivo nello
scrivere: non ce l’ho con nessuno in particolare).
Poi,
dato che il blog è mio, ci scrivo quel che mi pare. In linea di massima vedo
che ci sono lettori e qualcuno anche periodico, e altri tornano con più
frequenza anche da certi paesi stranieri. Mi pare che la linea sia tracciata
dagli stessi lettori.
Già...
ma chi siete voi?
Siccome
non vi appalesate mai, non vi presentate, ma ci siete, non posso non
domandarmelo.
Nota
di servizio: se manca qualche m non
vi preoccupate: mi si è rotto il tasto della m, funziona ma è duro e spesso salta e lo devo aggiungere dopo. Non
poteva rompersi la k o la j che sono subito sopra e non servono
quasi a un cazzo? (in italiano ovviamente). O, sotto, il tasto Alt Gr che non si usa quasi mai?
Dunque
non sapendo chi siete vi immagino come persone che leggono i post sull’architettura
per raccattare qualche informazione e sparare meno cazzate possibile per
passare l’esame di storia dell’architettura o storia dell’arte, o
all’interrogazione o, forse, a fare quelle tesi in cui non si apre una pagina
di un libro. Dopo di che: ‘non starmi addosso’, ‘minchia che storia’, ‘è tutta
vita’, ecc...
Insomma
vi immagino così
Siete così? O miei lettori? |
Leggete
i quiz a poi non chiedete mai la risposta, non vedete i filmati musicali,
nessuno chiede un chiarimento. Nessuno che dica: ‘bello’, ‘interessante’, ‘non
mi è piaciuto’, ‘ti faccio notare che hai fatto un errore’. Non mi illudo su:
‘io la penso così’ o ‘le cose che hai detto mi hanno fatto riflettere’ oppure
su un contributo vostro di “persona personalmente”. Capisco che a un signor
‘nessuno’ non bada ‘nessuno’. Non l’avete capita questa vero?
Insomma
chi ci capita per caso, prende una foto (che a mia volta ho preso da Wikipedia
o da Google dunque stanno là, a volte anche più grosse, e questa è una
rivelazione: non ditelo a ‘nessuno’) e se ne va senza aver letto. Oppure,
quando la statistica dice che qualcuno è rimasto collegato per ore, devo
dedurre che si sarà addormentato sul computer.
O
siete gente che guarda dalla serratura.
Qualcuno
non è così, lo so per certo, ma in queste condizioni non posso ringraziarlo/a.
E
mi sono anche stufato di dirlo.
Nota e Traduzione per i
diversamente milanesi.
Si pronuncia come è
scritto tranne la t di cunt che in pratica non si pronuncia. In questo caso
tutte le s sono aspre.
“Oggi è anche
Sant’Ambrogio cioè la festa di Milano e adesso perciò vi lascio e vado a
festeggiare con la cassöla , d’ordinanza al 7
dicembre, e il vin novello, Beaujolais: ça va sans dire...”.
Ma,
colpo di scena, a questo non resisterete dal commentare!
Qui ho giocato sporco. Lo ammetto... |
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