In
verità non so perché stia scrivendo questo post. Credo che ormai
non ci sia più speranza per il mondo, che ciò che è stato per
decenni programmato stia per compiersi, anzi si sia già compiuto.
L'umanità è in mano di una elite di psicopatici che vuole la sua
denigrazione. Questi esseri sono il risultato di una selezione
capillare e durata appunto decenni e che li ha portati oggi a essere
i decisori supremi del destino dell'umanità.
Apro
una digressione che sembrerà pazzia, ma è ciò che alla fine sono
addivenuto a credere il vero motivo dell'assurda situazione, sadica e
sociopatica, in cui ci stiamo dibattendo e nella quale verosimilmente
moriremo a stento, per citare De André.
Durante
tutta la storia l'umanità ha sempre fatto uso di droghe, sostanze di
vario tipo, con differenti effetti e per vari motivi. Una
caratteristica la droga ha sempre avuto: l'uso da parte di tutti o
quasi i componenti della società.
Venendo
ai tempi nostri, la prima sostanza stupefacente d'uso diffuso è
stato l'oppio. Esistevano altre sostanze come l'assenzio, la 'droga
degli artisti', ma una gran massa della popolazione fumava l'oppio.
Coi
progressi della scienza dal lattice del papavero si sono ricavate
delle sostanze sintetizzate per uso medico. Per esempio l'eroina
all'inizio del XX secolo era comunemente venduta come analgesico,
contro il mal di testa o i dolori mestruali. La prima ricetta della
Coca Cola conteneva l'estratto della coca ed era consigliato come
analgesico contro il mal di testa e le 'gnagnere' femminili che erano
sindromi para-depressive.L'eroina
è stata usata sulle truppe che combattevano nelle trincee per
convincerli a uscire e farsi mitragliare allegramente.Dopo
un po' era inevitabile accorgersi che l'uso dell'eroina portava
l'assuefazione e la perdita della coscienza discriminante, inducendo
atteggiamenti incompatibili con la normale vita quotidiana. Insomma
era un farmaco troppo forte che a certe dosi o a un elevato numero di
somministrazioni faceva sballare. Così fu proibito il commercio e
rimase come farmaco antidolorifico sostituito poi con la morfina.
Idem per la Coca che divenne la bevanda d'oggi. Però nacque la
cocaina, sostanza euforizzante e energizzante.L'eroina
fu usata dai corpi speciali nazisti per reprimere ogni incertezza a
compiere certe azioni e a far scomparire il senso di colpa, inducendo
a lungo andare la perdita dell'empatia umana. L'eroina divenne così
una specie di droga di appartenenza il cui uso era necessario per
agire senza scrupoli e dall'altro, in un ciclo perverso, la causa per
cui si compivano certi atti e si acquisiva una sorta di superiorità
morale che consisteva nella perdita di ogni morale, condizione per
appartenere a quel gruppo di eletti.L'eroina
ha però dei difetti in questo senso: induce assuefazione e perdita
di controllo in caso di crisi d'astinenza e a grandi dosi manda al
creatore. Dunque può essere solo una droga d'elite, svolgendo in tal
caso un'utile azione di selezione del personale non sufficientemente
addestrato all'uso.
Veniamo
ancora più vicino a noi. Funghi e acidi sono stati la droga degli
anni '60, sulla scia delle sostanze 'coadiuvanti' della meditazione e
del viaggio interdimensionale. L'eroina è stata la droga degli anni
'70, lo scopo era in fondo ancora quello del 'bere per dimenticare'
tanto per capirsi. L'uso si fece più diffuso anche se non coinvolse
l'intera società.
Negli
anni '80 avvenne un fatto sociale di notevole portata: l'uso di
droga, cocaina soprattutto, diventò molto più diffuso delle droghe
precedenti (a parte il caso della cannabis che è un ever green, ma i
cui effetti non sono paragonabili a meno che non ti fumi l'intera
piantagione). La cocaina divenne di uso comune e, dato il costo, la
droga dei ricchi e dei 'vincenti'. Il motivo era di avere più
energia e riserve per godersi la vita: lavoro, non dormo, scopo come
un riccio ecc... senza sosta. Ma
la cocaina costava troppo, poteva diffondersi ma non poteva essere la
droga di tutti. È vero che si poteva consumarla e il giorno dopo con
un caffè e una doccia nessuno si sarebbe immaginato di avere di
fronte un aspirapolvere umano (anche se quelli che si toccavano
continuamente il naso o tiravano sempre su da una sola narice si
tradivano).Ora,
i profitti del traffico di stupefacenti sono enormi e dunque ampliare
il bacino d'utenza è fondamentale. Negli
anni '90 le 'migliori' menti si applicarono nel sintetizzare droghe
di vario tipo e effetto a prezzi concorrenziali.
Una
toppata clamorosa la presero, ma solo all'inizio, col crack
immaginando che ci fosse richiesta di una sostanza ottundente per
superare la durezza del vivere (cit.) ma
il crack rendeva il consumatore uno zombie e dunque mancava di una
delle connotazioni della droga di massa: non far capire che ti fai. E
siccome il crack ti riduceva a un morto vivente, per breve tempo
finché ti uccideva, fu accantonato come 'droga da negri'. Però era
economico, anche perché non si sapeva mai con sicurezza che cosa ci
fosse dentro.Poi
cominciò il magico mondo delle pillole colorate: a buon mercato,
facili da reperire, con effetti diversi e per ogni esigenza ed
evenienza, creative perché si possono abbinare in fra d'esse o con
le droghe canoniche, che il loro mercato vintage lo hanno sempre.Insomma:
missione compiuta: tutti si fanno, la roba costa poco e tanta gente
ci campa la famiglia. Il giorno dopo, caffè e doccia e via al
lavoro, in Università, a 'pisciare il cane' o a fare la spesa
(magari veg).
E
qui comincia la parte ipotetica ma che mi sono convinto a considerare
la causa scatenante di quello che abbiamo sotto gli occhi tutti i
maledetti giorni in cui riapriamo ancora i medesimi.
Una
volta diffuso l'uso di sostanze stupefacenti a livello di massa,
occorreva rimbambire la gente perché prima o poi l'uso di droghe
finisce e diminuisce, sia per problemi di salute a esempio o perché
si hanno dei figli ecc... I metodi di rimbambimento sono molti e
indotti dalla pubblicità o da personaggi famosi: non è un caso che
in questi anni sia nata la professione dell'influencer. Ho già
parlato del telefonino che è un ingrediente fondamentale per la
bollitura del cerebro. Dirò poi ancora una cosa sul vero carattere
della nostra società più avanti che c'entra con questa
considerazione ma adesso voglio continuare a seguire la linea della
droga.Ottenuto
l'ottundimento delle persone a qualcuno è venuta in mente l'idea più
conseguente: io non voglio far parte della massa ottusa, voglio
controllarla e sfruttarla.Allora
è stata sintetizzata, a mio parere, una droga di appartenenza di
questa elite di dominatori. Una sostanza che si può assumere per
lunghi periodi e che provochi il senso di superiorità nei confronti
degli altri, che faccia puntare allo scopo di essere superiori a
questi subumani. Una droga che provochi assuefazione in modo da non
poterne più fare a meno e che abbia un effetto cumulativo sulla
psiche: più se ne assume più ci si convince di essere di una specie
superiore che abbia tutto il diritto di opprimere e non abbia nessuna
remora nel far soffrire, anzi la visione della sofferenza è la prova
che tutto il meccanismo sta funzionando.
Io
non conosco questa droga degli eletti ma sono certo che esiste.
Perché
sono arrivato a pensare a una droga d'appartenenza d'elite? Perché
altri sistemi, come il denaro, la violenza, il dominio sono già
stati usati nella storia ed erano bastevoli per definire,
giuridicamente o no, l'elite ma in qualche modo avevano innescato un
processo immunitario nel resto della popolazione che aveva reso
sempre più difficile mantenere chiusa l'elite e farla funzionare.
In
secondo luogo perché la ricerca del guadagno smodato non solo crea
il problema di come dimostrare che quello è un fine per ottenere lo
scopo della supremazia, ma anzi può essere letto come chiaro sintomo
dell'arretratezza culturale e della scarsa intelligenza degli
elitari, una specie di vecchio metodo che continua perché non se ne
trova uno migliore oppure perché siamo ancora in una fase in cui può
funzionare.
Lo
scopo non è dunque il denaro: ne hanno già fin troppo da non sapere
cosa farne per volerne di più, eppure lo vogliono. Non è il potere:
ne hanno già fin troppo per controllare le più alte istituzioni
pubbliche, eppure hanno bisogno di creare dittature.
Hanno
un sistema economico contraddittorio: da un lato vogliono impoverirci
dall'altro una persona ragionevole si domanderebbe che senso ha
dominare sulle macerie e su disperati. Sempre ammesso che sia un
sistema sostenibile e non imploda catastroficamente.Il
generale rincoglionimento della gente è utile per selezionare gli
adepti: quelli che erano già inclini a manifestare segni di
onnipotenza sono reclutabili come elite, quelli più frustrati adatti
a svolgere compiti fideistici e di manovalanza.Il
vero scopo che hanno è quindi il differenziarsi dai comuni esseri
umani collocandosi in un gruppo di eletti e solo dopo il dominio, il
guadagno o che altro. A
questo proposito vengo alla considerazione che ho annunciato sopra.
Spesso
si sente dire che la nostra è una società materialistica, dove
appunto contano i soldi o il possesso di cose o la facoltà di fare e
decidere, il cui difetto sta nell'assenza di ideali, morale,
religiosità ecc... Mi sembra esattamente l'opposto. Il metodo usato
è proprio quello di rendere teorico tutto, di portare alla
prevalenza dell'idea sulla realtà, della parola su ogni altra cosa.
Ovvero non esistono più oggetti, luoghi, sensazioni reali ma
esistono solo quelle parole che esprimono un determinato senso,
spesso sfasato dal vero significato, che esiste solo quando la parola
è stata pronunciata. Dovremmo pertanto definire questa società come
magico-religiosa anzi, vistone l'aspetto e gli effetti, occultistica.
Tutto
quello che per la storia aveva senso, cambiando forma nei secoli e
nei luoghi, si è decretato che non esista più, al suo posto varrà,
col senso neolinguistico elitario e strettamente per il periodo in
cui essa sarà pronunciata, la parola d'ordine dell'appartenenza
che è poi allo stesso tempo affermazione di superiorità, poiché la
si possiede, e la parola d'ordine dell'asservimento e
dell'accettazione, del riconoscimento volontario della propria
minorità, poiché la si accetta e condivide.
Dunque
una realtà di parole, che esiste finché queste parole hanno quel
senso che viene loro attribuito e sono ripetute compulsivamente e
incoscientemente e spesso inconsciamente.Questo
è il metodo usato: il linguaggio (arbitrario peraltro) prevaricante
sulla realtà dei fatti, su ciò che ci appare e che possiamo
considerare col buon senso, detto anche logica.
Naturalmente
questo è presentato in prima istanza come nuovo modo di esprimere la
storia, determinato dalla modernità e dal progresso della scienza,
la sorta di 'mondo nuovo' o 'nuova umanità' espressione in passato
per la fiducia nel progresso. Si gioca un po' su questo equivoco e
poi si va al sodo sostituendo manu militari (ove per militare si ha
da intendere il jihadista dell'elite) la realtà con le parole
d'ordine. Attenzione, non con quella che oggi va di moda chiamare
narrazione, poiché questa necessiterebbe di una logica minimale e di
una certa continuità. Invece uno dei simboli della comunicazione di
oggi è la frammentazione continua e ininterrotta come
ricapitolazione del Tutto. Ma questo l'ho già detto in un altro post
anche se non mi ricordo più dove.
Lascio
a chi legge, se legge, esempi e analogie con le strategie del passato
storico perché oggi è un processo del tutto nuovo mai avvenuto
nella storia della presente umanità.
Però,
c'è un però: l'uso continuato di una sostanza psicotropa non può
passare del tutto inosservato... Dei gesti, delle espressioni del
viso o verbali, la comparsa di problemi fisici ecc... possono far
capire.Allora
la svolta diventa quella di modificare la percezione estetica in modo
da occultare questi segni il più possibile e, se possibile, farli
apparire come quanto di più giusto e naturale. L'estetica deforme o
amorfa come linguaggio non razionale e subliminale da sostituire a
quello discorsivo o analitico.Questa
transizione al deforme, all'inesistente, alla confusione,
all'effimero si può definire satanica a buon diritto, anche se io
non credo che Satana esista o meglio, come tutte gli esseri
disincarnati, esiste nella misura in cui i fedeli gli danno forza, ma
non credo che gli elitari, generali o manovalanza siano tutti
consapevoli di questo, per me sono solo malvagi, confusi, stupidi e
drogati.
Quindi
quando sentite delle frasi senza logica o l'esaltazione della
alogicità o sono proposte e propalate abnormità in ambito
percettivo, estetico e artistico o rappresentativo, insomma cazzate
disumane, dette da qualcuno di questi eletti, ripetete con me: “
Gira roba pesante! ”.
R.P.
Posteris
memoria mea
renatus
in aeternum