Ridendo
e scherzando è arrivato il Natale e con lui anche la dittatura
conclamata. Mi riferisco alle storie del green pass e della
discriminazione dei non faccinati (scusate l'improvviso accento
tedesco ma avendo a che fare con gli emo...ji è inevitabile). E io
do la mia solita, vana testimonianza.
Non
voglio dire niente sulla presunta pandemia perché tanto è inutile
come sanno quei pochi che mi leggono e i miei più affezionati
lettori: i servizi segreti americani e francesi ecc... che
periodicamente fanno un giro qua e si sucano il blog in un
nanosecondo alla ricerca di parole chiave. Del resto molti si stanno
ora esprimendo su quello che succede meglio di quanto non potrei fare
io e le cose essenziali le ho già dette in altri post.
Premesso
che tutto si può smontare in una settimana o un mese dato che è un
immenso esperimento sociale (sapere fin dove si può arrivare, quanto
la gente è disposta a sopportare), però il problema è che con le
discriminazioni e l'impulso all'odio che stanno provocando si vedono
cose che non pensavo sinceramente di dover mai vedere, leggere o
sentire. Anche qui probabilmente sapete di cosa parlo, se frequentate
qualche social o leggete i fogli della disinformazione di stato,
indegni financo di avvolgere il pesce alla fine del giorno di
mercato.
Quello
che invece sto pensando in questi giorni è che in questa dittatura
manca un elemento tipico delle altre apparse nella storia: manca una
visione positiva del futuro.
In
ogni dittatura personale o di sistema c'era sì l'imposizione di
regole e divieti e l'esclusione e la messa all'indice dei dissidenti,
ma non mancava, per chi aderisse al regime, la promessa di un
guadagno, della risoluzione di problemi, di miglioramento sociale.
Era solo per chi accettasse il regime ovviamente, ma c'era.
Persino
la UE e l'euro sono partiti così: promettevano grandi benefici
economici, il famoso “ lavoreremo un giorno in meno e guadagneremo
come se lavorassimo un giorno in più ” di disgustosa memoria per
esempio e, nei primissimi anni, hanno montato tutto un castello in
cui i soliti pecoroni si sono indebitati pensando che fosse tutto
gratis. Poi bastava vedere come il potere d'acquisto fosse
istantaneamente dimezzato dall'euro o altri segnali che sono arrivati
subito dopo, le 'riforme' (anche prima per la verità: riforma Dini
delle pensioni, riforma Treu per il lavoro, privatizzazioni a cura di
Marione Draghi ecc...) per capire che fosse una dittatura. Io, che
non sono molto sveglio in queste cose, lo dico almeno dal 2006, forse
anche da prima.
Io
definisco le dittature dei regimi esclusivisti, al contrario della
democrazia o di altri modelli teorici che sono, almeno ufficialmente,
inclusivisti ossia si rivolgono a tutto il corpo sociale. Una
dittatura è esclusivista perché promette dei benefici solo agli
aderenti, agli ubbidienti, spesso cercando la soluzione a danno dei
dissidenti o comunque separandoli e esponendoli al pubblico ludibrio
come vergogna o esempi di disfattismo o insubordinazione o indegnità
ecc...
Una
dittatura chiede ai suoi sudditi di fare qualcosa per sostenerla e
combatte e reprime i dissidenti in quanto fanno qualcosa contro la
prassi che il regime ha identificato come quella giusta ed efficace.
Qua
la discriminazione nasce non perché hai fatto qualcosa contro la
dittatura ma perché non hai fatto qualcosa che dovevi fare, e non lo
hai fatto poiché era un tuo diritto: non ti sei faccinato ovvero non
hai usato gli emo... ji.
Dunque
lo scopo è quello di mettere gli uni contro gli altri, di far odiare
le persone, di farle soffrire senza promettere nulla in cambio.
Le
religioni minacciavano l'inferno se non ti sottomettevi alle regole,
ma ti promettevano il paradiso se invece eri un bravo picciotto.
Qua
il faccino non faccina, primo perché non è tale in senso tecnico e
poi perché non dà la vita eterna ma, anzi, continui ad ammalarti e
puoi contagiarti lo stesso e scade dopo 12, poi 9, poi 6 mesi decisi
il giorno prima alla cazzo da peracottari che ricevono l'ordine di
dire e fare, ubbidire insomma. E un giorno vi spiego come dei
peracottari possano diventare primario o professore di università,
Hai
usato il primo faccino? Ci vuole il secondo. Hai fatto il secondo?
'Purtroppissimo' è scaduto e ci vuole il terzo. Hai debitamente
scaricato il passi verde? Se non vuoi andare in 'lucchetto chiuso' ci
vuole il super passi verde... ah e anche la quarta dose di faccini:
eccheccazzo non puoi avere tutto dalla vita!
Poi
la variante xyz sarà definita come la fine del vairus ma, per la
responsabilità nei confronti di tutto il gregge si dovrà fare
qualcosa.
Per
esempio: se le scoregge delle vacche inquinano vuoi che non inquinino
le tue? Dunque ti ci vorrà il passi verde per fare le scoregge e
così via, e quindi il governo sarà allo studio di un multicolor
pass per vedere se quando pisci te lo tieni con la destra o con la
sinistra ecc...
Tutto
sarà un obbligo se no sei bvutto bvutto bvutto e i bambini
dell'Africa muoiono di fame e la Madonna piange e Greta rompe i
coglioni.
Oh,
cazzo fai? Respiri? Ma non sai che aumenti la CO2: tassa sul respiro
e attestato che non respiri più del dovuto. E tu che sei un bravo
camerata, se vedi qualcuno che respira o scoreggia troppo, non
mancherai di segnalarlo alla pubblica autorità. Avrai meritato dei
punti qualità sul tuo personale codice di controllo e nessuno ti
disturberà, mentre agli altri “ sai il culo che gli facciamo in
attesa di riammetterlo, con una tiratina d'orecchie rieducativa,
all'interno della società ”? Ossia: se non fai il faccino sei
fuori dalla società! Questo è quello che si sente dire! Se squagli
nell'acido qualcuno sei un birichino ma fai parte della società.
Tanto la pubblica sicurezza è impegnata a controllare se chi sale
sugli autobus ha il passi verde.
Ma
allora dov'è il paradiso, dov'è il sole dell'avvenire? Dove le
mille lire al mese? Dove il tuo osso meritato?
Un'altra
cosa davvero inquietante è che il progetto non era come pensavo io,
ingenuamente, di rendere le persone non pensanti o totalmente
indifferenti, ma di far pensare loro quello che il potere vuole.
Senza l'ausilio di promesse appunto ma anche senza il ricorso a
teorie o concetti razionali. La propaganda ossessiva dei mezzi di
comunicazione, il terrore sparso, l'odio indotto verso chi non si
conforma al pensiero unico hanno persuaso le persone (se ancora si
possono chiamare così) a pensare esattamente ciò che loro volevano.
A
questo punto metto anch'io la mia citazione di Aldous Huxley (tanto
l'hanno fatto tutti). É un frammento tratto da “ Ritorno al mondo
nuovo ” del 1958.
“ Ci
sarà, in una delle prossime generazioni, un metodo farmacologico per
far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre
dittature, come dire, senza lacrime; una sorta di campo di
concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno
private di fatto delle loro libertà, ma ne saranno piuttosto felici,
in quanto verranno sviati dalla volontà di ribellarsi per mezzo
della propaganda o del lavaggio del cervello, o del lavaggio del
cervello potenziato con metodi farmacologici. E questa sembra essere
la rivoluzione
finale
”.
Poi
Huxley cita Erich Fromm:
"La nostra società occidentale contemporanea, nonostante il progresso materiale, intellettuale e politico, è sempre meno capace di condurre alla sanità mentale, e tende a minare invece la sicurezza interiore, la felicità, la ragione, la capacità d'amore dell'individuo; tende a trasformarlo in un automa che paga il suo insuccesso di uomo con una sempre più grave infermità mentale, con la disperazione di chi si cela sotto la frenetica corsa al lavoro e al cosiddetto piacere".
"La nostra società occidentale contemporanea, nonostante il progresso materiale, intellettuale e politico, è sempre meno capace di condurre alla sanità mentale, e tende a minare invece la sicurezza interiore, la felicità, la ragione, la capacità d'amore dell'individuo; tende a trasformarlo in un automa che paga il suo insuccesso di uomo con una sempre più grave infermità mentale, con la disperazione di chi si cela sotto la frenetica corsa al lavoro e al cosiddetto piacere".
Un
altro passo di Huxley:
“ Questi
milioni di individui abnormemente normali, che vivono senza gioia in
una società a cui, se fossero pienamente uomini, non dovrebbero
adattarsi, ancora carezzano l'illusione della individualità ma di
fatto sono stati in larga misura disindividualizzati. Il loro
conformismo da luogo a qualcosa che somiglia all'uniformità...
L'organizzazione (in presenza di masse umane enormi) può anche
essere letale. L'eccessiva organizzazione trasforma gli uomini in
automi, soffoca lo spirito creativo, toglie ogni possibilità di
liberazione...Gli effetti disumanizzanti della superorganizzazione si
aggravano, sommandosi agli effetti disumanizzanti della
sovrappopolazione ”.
Vedremo come le cose evolveranno. Al momento c'è la grande ammucchiata di tutti i partiti e sarà molto difficile che io torni a votare in futuro: non l'ho fatto per trent'anni, riprenderò a non farlo.
Quello
che non perdonerò mai ai partiti e agli uomini politici cui ho
prestato attenzione in questi anni è di aver volutamente equivocato
la presunta epidemia per non voler opporsi allo scempio giuridico e
liberticida e aver favorito l'ascesa della dittatura manifesta: non
c'è ragione che tenga a discolparli.
Poi,
magari, in futuro ci saranno altri partiti, vedremo. Se il mondo è
questo spero di non campare a lungo.
Come
disse Flajano “ se son rose, appassiranno... ”.
R. P.
posteris memoria mea
renatus in aeternum