Vorrei
scrivere un post importante, di quelli che non leggete, ma ci ho
l'influenza, che mi è venuta senza febbre e dunque dura un sacco,
sto scrivendo la settima raccolta delle “Lettere d'Isabella”, c'è
stata l'assemblea del condominio, c'è quella ineffabile voglia di
non fare un cazzo tipica del languido autunno, dove penso a bere e a
magnare. Insomma non potete pretendere da me che mi faccia il culo
'aggratise'.
Dunque
farò il punto della situazione del blog.
La
classifica si muove. Il primo paese per numero di visualizzazioni è,
ovviamente, l'Italia. Seguono gli States per i motivi legati alla
pubblicazione nei sistemi diversi da windows, e per l'assidua azione
dei servizi segreti (hi guys...). Ma la Russia incalza a poca
distanza, con possibilità di superare, e senza la costante presenza
dei servizi segreti (a meno che non siano tonti e rileggano sempre
gli stessi post...). Segue la Francia, che si è avvantaggiata di
numerosi spam ma ora sembra regolarizzata. Poi la Germania, ma
attenzione! l'Ucraina è lì a un passo, davvero a un passo... Poi,
distanziate, l'Irlanda, il Giappone, la Svizzera e la Corea del Sud.
Insomma,
a quanto pare piaccio a Est e ne sono felice. Sono contento che
Giappone e Corea siano i primi paesi non europei (sono felice per via
della spada, naturalmente), a parte gli americani che però svolgono
un ruolo particolare per via che il blog è una piattaforma di
Google.
Certo,
il mio cuore va verso il Regno Unito (soprattutto dopo che ho
constatato che mia sorella Antonietta è la reincarnazione di Alice
Liddell di “Alice nel paese delle meraviglie”, e io che la chiamo
da sempre la 'romantica donna inglese'... e a me da piccolo mi
chiamavano l'Inglesino) e la Spagna, ma non si può avere tutto dalla
vita, figuriamoci da un blog.
Alice Liddell |
Gli
Svizzeri, per uno di Milano, sono i vicini di casa: Borromini nacque
nel Canton Ticino che era allora parte del ducato di Milano. Bei
tempi...
Io
poi non so da quale parte dei paesi vengano le visualizzazioni:
continuate a guardare dal buco della serratura. Magari le
visualizzazioni dalla Germania vengono da est anche lì, e li
capirei.
Una
cosa va detta riguardo ai post. Si attestano i soliti, quelli legati
all'architettura ma, nell'ultimo periodo, due si sono affermati con
mia grande soddisfazione.
Il
primo è “Mi sto rompendo il cazzo” a volte confermato da
“Precisazioni per cui mi sono rotto il cazzo” che consiglio di
leggere. Soprattutto dall'Ucraina, e li capisco..., e dalla Russia.
Il
secondo è “Un capolavoro assoluto: la 'Chanson de Roland'”. Devo
dire che questo successo mi riempie di soddisfazione. È un post che
ho scritto con molta partecipazione emotiva. Credo ci siano delle
considerazioni non banali sia dal punto di vista storiografico sia da
quello letterario. Considerazioni non accademiche e il fatto che
interessino mi riempie di orgoglio. Insomma: 'sossoddisfazioni'.
Un
post che mi sento di suggerirvi è Al Andalus in cui, se non
v'interessano le mie considerazioni politico-economiche, ci sono due
video su musiche di Mozart che meritano di perderci quei sette minuti
complessivi.
A
proposito di Mozart e sull'importanza della cultura, guardatevi
questo filmato del maestro Muti, soprattutto dal minuto 3'20” al
minuto 3'45”, perché c'entra con quanto scriverò nel post del
quale sono in gestazione.
.
Il
post che scriverò sarà sugli obiettivi della lotta contro la
dittatura dell'omologazione, in atto in tutto il mondo, e, come
esperimento palmare, nell'Unione Europea.
Siccome
so che non ve ne frega un cazzo (o sì: fatemi sapere) vi metto due
righe del Gatestone Institute, prese dal blog “Voci dall'estero”
che vi consiglio di seguire. Il link relativo è qui:
Vi
invito a leggere fra le righe della parte citata.
A
tutta prima verrebbe da dire: che bello, che giusto condannare chi
parla per seminare odio. Notate che si parla di “media che ispirano
politiche” e di “strumenti legali” (se non ci sono basta
inventarseli e votarli come leggi di censura). Tradotto: usate una
parola sbagliata, fra quelle messe al bando come hate speeches e il
vostro pezzo sarà censurato. Di più saranno ammessi solo quei
discorsi che formano nel lettore un 'corretto' orientamento politico.
I
media dovrebbero citare i fatti, non ometterli o stravolgerli per
formare un'opinione pubblica 'giusta'.
Per
esempio, da sempre io chiamo la questione degli immigrati il ricatto
della pietà. Le parole belle, d'amore, dalle religioni si sono
trasferite ormai nel linguaggio della comunicazione politica, con lo
stesso compito di ingannare, sono ormai un modo di disinnescare la
capacità critica di presentare i fatti e analizzarli criticamente.
Questo è uno dei temi fondamentali del decadimento e della perdita
di tutto ciò che i nostri padri e nonni hanno conquistato con le
loro vite e le loro morti.
Se
non reagiamo sarà solo questione di tempo.