domenica 14 maggio 2023

La strategia dell'incoscienza

Forse qualcuno si è chiesto perché la dittatura mondialista sotto la quale soffriamo non usi sistemi immediatamente e palesemente oppressivi o violenti.
Senz'altro in presenza di proteste la repressione è di quelle per così dire classiche, ma non si manca mai di sottolineare che la violenza è partita sempre dai protestari.
La spiegazione ufficiale sarebbe quella che loro, i costruttori della dittatura, sono per la democrazia e il pluralismo e dunque non ammettono i metodi delle dittature classiche. La giustificazione storica risiederebbe nel fatto che l'ordine mondiale che hanno definito nasce dagli esiti della Seconda Guerra Mondiale.
Saltiamo la valutazione sulla democraticità e il pluralismo di questo regime perché è francamente banale.
Allora, perché Lenin, Mussolini, Hitler, Mao non hanno avuto remore di sorta a reprimere nel modo più violento e raccapricciante?
Anche qui non tiene il fatto che questo nuovo ordine mondiale è nato dalla sconfitta delle dittature del novecento, dal momento che esse sono state create apposta perché incarnassero il male e quindi, una volta sconfitte, discriminassero in modo automatico chi fosse il bene.
La risposta è molto più semplice: perché Lenin, Mussolini, Hitler, Mao o Stalin e i regimi sudamericani avevano bisogno di soldati, contadini, operai per far funzionare l'economia dello stato mentre questo ordine mondialista no.
Gli operai non hanno più una decisiva importanza, quei pochi che ancora servono, perché ' fanno i lavori che le macchine non vogliono più fare ', sono reclutati fra gli schiavi negri. I contadini men che meno e la guerra la fanno i professionisti.
Il dittatore novecentista classico invece aveva il problema opposto: trasformare contadini pacifici in operai e questi ultimi in soldati. Dunque al primo posto era la disciplina, la durezza d'animo, l'aggressività, il senso di rivalsa. Perciò lo stato doveva apparire come una entità capace di poter coercire anche attraverso la violenza, se non vi riusciva con la corruzione e la cupidigia.
Il popolo doveva temere il potere per poter essere utile al potere stesso: credere obbedire, combattere, si diceva appunto.
Oggi si punta di più alla strategia dell'incoscienza, detta anche rincoglionimento di massa.
Anche qui si può fare una riflessione. Il ' popolo ' all'epoca dei suddetti personaggi era un paio di miliardi di persone in tutto il globo. Ripartite in stati, di differente livello di sviluppo, con culture e religioni diverse ecc... insomma con quattro manganellate o un po' di vacanza in un lager o, se proprio i primi rimedi fossero risultati inefficaci, una sana pallottola nella nuca o lo Cyclon B potevano bastare.
Oggi siamo a otto miliardi e tutti i problemi si moltiplicano.
È necessario giungere ai singoli per convincerli che il potere ha la ragione e, in qualche misura si potrebbe dire, la santità democratica. Ma far ciò per ogni singola persona è impossibile e richiederebbe comunque degli sforzi immani. Allora il popolo va aggregato non in classi, che sono pericolosissime, ma in categorie di coscienza.
L'abilità della propaganda politica, che nasce e si sviluppa nel XX secolo, ha ormai tanta e consolidata esperienza da poter produrre dei precipitati sociali facilmente controllabili attraverso la paura, un ideale, l'assopimento della coscienza, il masochismo, i miti (costruiti o esistenti), lo stile di vita ecc... Faccio un esempio.
Oggi qualsiasi elettrodomestico o automobile o macchina di qualunque tipo e per ogni uso, ha tutta una serie di sensori per avvisare quando è giunto il tempo di fare una certa cosa, quando si verificano certe condizioni e altri simili casi. Bene lo scopo dichiarato è quello di rendere la vita più facile, ma l'obiettivo è quello di indurre a una coscienza distratta, tanto ci sarà sempre uno squillo o una vocina che mi riporterà alla realtà o addirittura un dispositivo che farà in vece mia l'operazione necessaria. Va bene, non rischierò di bruciare la torta, ma alla fine la mia coscienza necessiterà sempre di una voce materna che mi riporterà all'ordine.
È un classico esempio di dominazione con la dolcezza e attraverso il consenso spontaneo che non passa da nessun ragionamento né da nessuna analisi o valutazione delle conseguenze, ma solo da un'indotta comodità o da un sollievo dall'insicurezza.
Il resto viene da sé.


R.P.
Posteris memoria mea
renatus in aeternum