In verità non so perché stia scrivendo questo post. Credo che ormai non ci sia più speranza per il mondo, che ciò che è stato per decenni programmato stia per compiersi, anzi si sia già compiuto. L'umanità è in mano di una elite di psicopatici che vuole la sua denigrazione. Questi esseri sono il risultato di una selezione capillare e durata appunto decenni e che li ha portati oggi a essere i decisori supremi del destino dell'umanità.
Apro una digressione che sembrerà pazzia, ma è ciò che alla fine sono addivenuto a credere il vero motivo dell'assurda situazione, sadica e sociopatica, in cui ci stiamo dibattendo e nella quale verosimilmente moriremo a stento, per citare De André.
Durante tutta la storia l'umanità ha sempre fatto uso di droghe, sostanze di vario tipo, con differenti effetti e per vari motivi. Una caratteristica la droga ha sempre avuto: l'uso da parte di tutti o quasi i componenti della società.
Venendo ai tempi nostri, la prima sostanza stupefacente d'uso diffuso è stato l'oppio. Esistevano altre sostanze come l'assenzio, la 'droga degli artisti', ma una gran massa della popolazione fumava l'oppio.
Veniamo ancora più vicino a noi. Funghi e acidi sono stati la droga degli anni '60, sulla scia delle sostanze 'coadiuvanti' della meditazione e del viaggio interdimensionale. L'eroina è stata la droga degli anni '70, lo scopo era in fondo ancora quello del 'bere per dimenticare' tanto per capirsi. L'uso si fece più diffuso anche se non coinvolse l'intera società.
E qui comincia la parte ipotetica ma che mi sono convinto a considerare la causa scatenante di quello che abbiamo sotto gli occhi tutti i maledetti giorni in cui riapriamo ancora i medesimi.
Una volta diffuso l'uso di sostanze stupefacenti a livello di massa, occorreva rimbambire la gente perché prima o poi l'uso di droghe finisce e diminuisce, sia per problemi di salute a esempio o perché si hanno dei figli ecc... I metodi di rimbambimento sono molti e indotti dalla pubblicità o da personaggi famosi: non è un caso che in questi anni sia nata la professione dell'influencer. Ho già parlato del telefonino che è un ingrediente fondamentale per la bollitura del cerebro. Dirò poi ancora una cosa sul vero carattere della nostra società più avanti che c'entra con questa considerazione ma adesso voglio continuare a seguire la linea della droga.Ottenuto l'ottundimento delle persone a qualcuno è venuta in mente l'idea più conseguente: io non voglio far parte della massa ottusa, voglio controllarla e sfruttarla.Allora è stata sintetizzata, a mio parere, una droga di appartenenza di questa elite di dominatori. Una sostanza che si può assumere per lunghi periodi e che provochi il senso di superiorità nei confronti degli altri, che faccia puntare allo scopo di essere superiori a questi subumani. Una droga che provochi assuefazione in modo da non poterne più fare a meno e che abbia un effetto cumulativo sulla psiche: più se ne assume più ci si convince di essere di una specie superiore che abbia tutto il diritto di opprimere e non abbia nessuna remora nel far soffrire, anzi la visione della sofferenza è la prova che tutto il meccanismo sta funzionando.
Io non conosco questa droga degli eletti ma sono certo che esiste.
Perché sono arrivato a pensare a una droga d'appartenenza d'elite? Perché altri sistemi, come il denaro, la violenza, il dominio sono già stati usati nella storia ed erano bastevoli per definire, giuridicamente o no, l'elite ma in qualche modo avevano innescato un processo immunitario nel resto della popolazione che aveva reso sempre più difficile mantenere chiusa l'elite e farla funzionare.
Lo scopo non è dunque il denaro: ne hanno già fin troppo da non sapere cosa farne per volerne di più, eppure lo vogliono. Non è il potere: ne hanno già fin troppo per controllare le più alte istituzioni pubbliche, eppure hanno bisogno di creare dittature.
Spesso si sente dire che la nostra è una società materialistica, dove appunto contano i soldi o il possesso di cose o la facoltà di fare e decidere, il cui difetto sta nell'assenza di ideali, morale, religiosità ecc... Mi sembra esattamente l'opposto. Il metodo usato è proprio quello di rendere teorico tutto, di portare alla prevalenza dell'idea sulla realtà, della parola su ogni altra cosa. Ovvero non esistono più oggetti, luoghi, sensazioni reali ma esistono solo quelle parole che esprimono un determinato senso, spesso sfasato dal vero significato, che esiste solo quando la parola è stata pronunciata. Dovremmo pertanto definire questa società come magico-religiosa anzi, vistone l'aspetto e gli effetti, occultistica.
Tutto quello che per la storia aveva senso, cambiando forma nei secoli e nei luoghi, si è decretato che non esista più, al suo posto varrà, col senso neolinguistico elitario e strettamente per il periodo in cui essa sarà pronunciata, la parola d'ordine dell'appartenenza che è poi allo stesso tempo affermazione di superiorità, poiché la si possiede, e la parola d'ordine dell'asservimento e dell'accettazione, del riconoscimento volontario della propria minorità, poiché la si accetta e condivide.
Naturalmente questo è presentato in prima istanza come nuovo modo di esprimere la storia, determinato dalla modernità e dal progresso della scienza, la sorta di 'mondo nuovo' o 'nuova umanità' espressione in passato per la fiducia nel progresso. Si gioca un po' su questo equivoco e poi si va al sodo sostituendo manu militari (ove per militare si ha da intendere il jihadista dell'elite) la realtà con le parole d'ordine. Attenzione, non con quella che oggi va di moda chiamare narrazione, poiché questa necessiterebbe di una logica minimale e di una certa continuità. Invece uno dei simboli della comunicazione di oggi è la frammentazione continua e ininterrotta come ricapitolazione del Tutto. Ma questo l'ho già detto in un altro post anche se non mi ricordo più dove.
Però, c'è un però: l'uso continuato di una sostanza psicotropa non può passare del tutto inosservato... Dei gesti, delle espressioni del viso o verbali, la comparsa di problemi fisici ecc... possono far capire.Allora la svolta diventa quella di modificare la percezione estetica in modo da occultare questi segni il più possibile e, se possibile, farli apparire come quanto di più giusto e naturale. L'estetica deforme o amorfa come linguaggio non razionale e subliminale da sostituire a quello discorsivo o analitico.Questa transizione al deforme, all'inesistente, alla confusione, all'effimero si può definire satanica a buon diritto, anche se io non credo che Satana esista o meglio, come tutte gli esseri disincarnati, esiste nella misura in cui i fedeli gli danno forza, ma non credo che gli elitari, generali o manovalanza siano tutti consapevoli di questo, per me sono solo malvagi, confusi, stupidi e drogati.
Quindi quando sentite delle frasi senza logica o l'esaltazione della alogicità o sono proposte e propalate abnormità in ambito percettivo, estetico e artistico o rappresentativo, insomma cazzate disumane, dette da qualcuno di questi eletti, ripetete con me: “ Gira roba pesante! ”.
R.P.
Posteris memoria mea
renatus in aeternum