giovedì 21 ottobre 2021

L'apprendista stregone - gira roba pesante...

In verità non so perché stia scrivendo questo post. Credo che ormai non ci sia più speranza per il mondo, che ciò che è stato per decenni programmato stia per compiersi, anzi si sia già compiuto. L'umanità è in mano di una elite di psicopatici che vuole la sua denigrazione. Questi esseri sono il risultato di una selezione capillare e durata appunto decenni e che li ha portati oggi a essere i decisori supremi del destino dell'umanità.

Apro una digressione che sembrerà pazzia, ma è ciò che alla fine sono addivenuto a credere il vero motivo dell'assurda situazione, sadica e sociopatica, in cui ci stiamo dibattendo e nella quale verosimilmente moriremo a stento, per citare De André.

Durante tutta la storia l'umanità ha sempre fatto uso di droghe, sostanze di vario tipo, con differenti effetti e per vari motivi. Una caratteristica la droga ha sempre avuto: l'uso da parte di tutti o quasi i componenti della società.

Venendo ai tempi nostri, la prima sostanza stupefacente d'uso diffuso è stato l'oppio. Esistevano altre sostanze come l'assenzio, la 'droga degli artisti', ma una gran massa della popolazione fumava l'oppio.

Coi progressi della scienza dal lattice del papavero si sono ricavate delle sostanze sintetizzate per uso medico. Per esempio l'eroina all'inizio del XX secolo era comunemente venduta come analgesico, contro il mal di testa o i dolori mestruali. La prima ricetta della Coca Cola conteneva l'estratto della coca ed era consigliato come analgesico contro il mal di testa e le 'gnagnere' femminili che erano sindromi para-depressive.L'eroina è stata usata sulle truppe che combattevano nelle trincee per convincerli a uscire e farsi mitragliare allegramente.Dopo un po' era inevitabile accorgersi che l'uso dell'eroina portava l'assuefazione e la perdita della coscienza discriminante, inducendo atteggiamenti incompatibili con la normale vita quotidiana. Insomma era un farmaco troppo forte che a certe dosi o a un elevato numero di somministrazioni faceva sballare. Così fu proibito il commercio e rimase come farmaco antidolorifico sostituito poi con la morfina. Idem per la Coca che divenne la bevanda d'oggi. Però nacque la cocaina, sostanza euforizzante e energizzante.L'eroina fu usata dai corpi speciali nazisti per reprimere ogni incertezza a compiere certe azioni e a far scomparire il senso di colpa, inducendo a lungo andare la perdita dell'empatia umana. L'eroina divenne così una specie di droga di appartenenza il cui uso era necessario per agire senza scrupoli e dall'altro, in un ciclo perverso, la causa per cui si compivano certi atti e si acquisiva una sorta di superiorità morale che consisteva nella perdita di ogni morale, condizione per appartenere a quel gruppo di eletti.L'eroina ha però dei difetti in questo senso: induce assuefazione e perdita di controllo in caso di crisi d'astinenza e a grandi dosi manda al creatore. Dunque può essere solo una droga d'elite, svolgendo in tal caso un'utile azione di selezione del personale non sufficientemente addestrato all'uso.

Veniamo ancora più vicino a noi. Funghi e acidi sono stati la droga degli anni '60, sulla scia delle sostanze 'coadiuvanti' della meditazione e del viaggio interdimensionale. L'eroina è stata la droga degli anni '70, lo scopo era in fondo ancora quello del 'bere per dimenticare' tanto per capirsi. L'uso si fece più diffuso anche se non coinvolse l'intera società.

Negli anni '80 avvenne un fatto sociale di notevole portata: l'uso di droga, cocaina soprattutto, diventò molto più diffuso delle droghe precedenti (a parte il caso della cannabis che è un ever green, ma i cui effetti non sono paragonabili a meno che non ti fumi l'intera piantagione). La cocaina divenne di uso comune e, dato il costo, la droga dei ricchi e dei 'vincenti'. Il motivo era di avere più energia e riserve per godersi la vita: lavoro, non dormo, scopo come un riccio ecc... senza sosta. Ma la cocaina costava troppo, poteva diffondersi ma non poteva essere la droga di tutti. È vero che si poteva consumarla e il giorno dopo con un caffè e una doccia nessuno si sarebbe immaginato di avere di fronte un aspirapolvere umano (anche se quelli che si toccavano continuamente il naso o tiravano sempre su da una sola narice si tradivano).Ora, i profitti del traffico di stupefacenti sono enormi e dunque ampliare il bacino d'utenza è fondamentale. Negli anni '90 le 'migliori' menti si applicarono nel sintetizzare droghe di vario tipo e effetto a prezzi concorrenziali. Una toppata clamorosa la presero, ma solo all'inizio, col crack immaginando che ci fosse richiesta di una sostanza ottundente per superare la durezza del vivere (cit.) ma il crack rendeva il consumatore uno zombie e dunque mancava di una delle connotazioni della droga di massa: non far capire che ti fai. E siccome il crack ti riduceva a un morto vivente, per breve tempo finché ti uccideva, fu accantonato come 'droga da negri'. Però era economico, anche perché non si sapeva mai con sicurezza che cosa ci fosse dentro.Poi cominciò il magico mondo delle pillole colorate: a buon mercato, facili da reperire, con effetti diversi e per ogni esigenza ed evenienza, creative perché si possono abbinare in fra d'esse o con le droghe canoniche, che il loro mercato vintage lo hanno sempre.Insomma: missione compiuta: tutti si fanno, la roba costa poco e tanta gente ci campa la famiglia. Il giorno dopo, caffè e doccia e via al lavoro, in Università, a 'pisciare il cane' o a fare la spesa (magari veg).

E qui comincia la parte ipotetica ma che mi sono convinto a considerare la causa scatenante di quello che abbiamo sotto gli occhi tutti i maledetti giorni in cui riapriamo ancora i medesimi.

Una volta diffuso l'uso di sostanze stupefacenti a livello di massa, occorreva rimbambire la gente perché prima o poi l'uso di droghe finisce e diminuisce, sia per problemi di salute a esempio o perché si hanno dei figli ecc... I metodi di rimbambimento sono molti e indotti dalla pubblicità o da personaggi famosi: non è un caso che in questi anni sia nata la professione dell'influencer. Ho già parlato del telefonino che è un ingrediente fondamentale per la bollitura del cerebro. Dirò poi ancora una cosa sul vero carattere della nostra società più avanti che c'entra con questa considerazione ma adesso voglio continuare a seguire la linea della droga.Ottenuto l'ottundimento delle persone a qualcuno è venuta in mente l'idea più conseguente: io non voglio far parte della massa ottusa, voglio controllarla e sfruttarla.Allora è stata sintetizzata, a mio parere, una droga di appartenenza di questa elite di dominatori. Una sostanza che si può assumere per lunghi periodi e che provochi il senso di superiorità nei confronti degli altri, che faccia puntare allo scopo di essere superiori a questi subumani. Una droga che provochi assuefazione in modo da non poterne più fare a meno e che abbia un effetto cumulativo sulla psiche: più se ne assume più ci si convince di essere di una specie superiore che abbia tutto il diritto di opprimere e non abbia nessuna remora nel far soffrire, anzi la visione della sofferenza è la prova che tutto il meccanismo sta funzionando.

Io non conosco questa droga degli eletti ma sono certo che esiste.

Perché sono arrivato a pensare a una droga d'appartenenza d'elite? Perché altri sistemi, come il denaro, la violenza, il dominio sono già stati usati nella storia ed erano bastevoli per definire, giuridicamente o no, l'elite ma in qualche modo avevano innescato un processo immunitario nel resto della popolazione che aveva reso sempre più difficile mantenere chiusa l'elite e farla funzionare.

In secondo luogo perché la ricerca del guadagno smodato non solo crea il problema di come dimostrare che quello è un fine per ottenere lo scopo della supremazia, ma anzi può essere letto come chiaro sintomo dell'arretratezza culturale e della scarsa intelligenza degli elitari, una specie di vecchio metodo che continua perché non se ne trova uno migliore oppure perché siamo ancora in una fase in cui può funzionare.

Lo scopo non è dunque il denaro: ne hanno già fin troppo da non sapere cosa farne per volerne di più, eppure lo vogliono. Non è il potere: ne hanno già fin troppo per controllare le più alte istituzioni pubbliche, eppure hanno bisogno di creare dittature.

Hanno un sistema economico contraddittorio: da un lato vogliono impoverirci dall'altro una persona ragionevole si domanderebbe che senso ha dominare sulle macerie e su disperati. Sempre ammesso che sia un sistema sostenibile e non imploda catastroficamente.Il generale rincoglionimento della gente è utile per selezionare gli adepti: quelli che erano già inclini a manifestare segni di onnipotenza sono reclutabili come elite, quelli più frustrati adatti a svolgere compiti fideistici e di manovalanza.Il vero scopo che hanno è quindi il differenziarsi dai comuni esseri umani collocandosi in un gruppo di eletti e solo dopo il dominio, il guadagno o che altro. A questo proposito vengo alla considerazione che ho annunciato sopra.  

Spesso si sente dire che la nostra è una società materialistica, dove appunto contano i soldi o il possesso di cose o la facoltà di fare e decidere, il cui difetto sta nell'assenza di ideali, morale, religiosità ecc... Mi sembra esattamente l'opposto. Il metodo usato è proprio quello di rendere teorico tutto, di portare alla prevalenza dell'idea sulla realtà, della parola su ogni altra cosa. Ovvero non esistono più oggetti, luoghi, sensazioni reali ma esistono solo quelle parole che esprimono un determinato senso, spesso sfasato dal vero significato, che esiste solo quando la parola è stata pronunciata. Dovremmo pertanto definire questa società come magico-religiosa anzi, vistone l'aspetto e gli effetti, occultistica.

Tutto quello che per la storia aveva senso, cambiando forma nei secoli e nei luoghi, si è decretato che non esista più, al suo posto varrà, col senso neolinguistico elitario e strettamente per il periodo in cui essa sarà pronunciata, la parola d'ordine dell'appartenenza che è poi allo stesso tempo affermazione di superiorità, poiché la si possiede, e la parola d'ordine dell'asservimento e dell'accettazione, del riconoscimento volontario della propria minorità, poiché la si accetta e condivide.

Dunque una realtà di parole, che esiste finché queste parole hanno quel senso che viene loro attribuito e sono ripetute compulsivamente e incoscientemente e spesso inconsciamente.Questo è il metodo usato: il linguaggio (arbitrario peraltro) prevaricante sulla realtà dei fatti, su ciò che ci appare e che possiamo considerare col buon senso, detto anche logica.

Naturalmente questo è presentato in prima istanza come nuovo modo di esprimere la storia, determinato dalla modernità e dal progresso della scienza, la sorta di 'mondo nuovo' o 'nuova umanità' espressione in passato per la fiducia nel progresso. Si gioca un po' su questo equivoco e poi si va al sodo sostituendo manu militari (ove per militare si ha da intendere il jihadista dell'elite) la realtà con le parole d'ordine. Attenzione, non con quella che oggi va di moda chiamare narrazione, poiché questa necessiterebbe di una logica minimale e di una certa continuità. Invece uno dei simboli della comunicazione di oggi è la frammentazione continua e ininterrotta come ricapitolazione del Tutto. Ma questo l'ho già detto in un altro post anche se non mi ricordo più dove.

Lascio a chi legge, se legge, esempi e analogie con le strategie del passato storico perché oggi è un processo del tutto nuovo mai avvenuto nella storia della presente umanità.

Però, c'è un però: l'uso continuato di una sostanza psicotropa non può passare del tutto inosservato... Dei gesti, delle espressioni del viso o verbali, la comparsa di problemi fisici ecc... possono far capire.Allora la svolta diventa quella di modificare la percezione estetica in modo da occultare questi segni il più possibile e, se possibile, farli apparire come quanto di più giusto e naturale. L'estetica deforme o amorfa come linguaggio non razionale e subliminale da sostituire a quello discorsivo o analitico.Questa transizione al deforme, all'inesistente, alla confusione, all'effimero si può definire satanica a buon diritto, anche se io non credo che Satana esista o meglio, come tutte gli esseri disincarnati, esiste nella misura in cui i fedeli gli danno forza, ma non credo che gli elitari, generali o manovalanza siano tutti consapevoli di questo, per me sono solo malvagi, confusi, stupidi e drogati.

Quindi quando sentite delle frasi senza logica o l'esaltazione della alogicità o sono proposte e propalate abnormità in ambito percettivo, estetico e artistico o rappresentativo, insomma cazzate disumane, dette da qualcuno di questi eletti, ripetete con me: “ Gira roba pesante! ”.

  

R.P.

Posteris memoria mea

renatus in aeternum



giovedì 7 ottobre 2021

Un consiglio da amico

Mi sono riletto i cinque post intitolati “ Principia architectonica ” e devo dire che li ho trovati ben fatti, comprensibili e con dei suggerimenti utili e fondati per capirci un po' di più di architettura. Però vedo che pochi li leggono e quasi mai tutti e cinque, ma se sono cinque c'è un motivo.

Altri post in cui dico cose più difficili sull'architettura sono invece molto frequentati, cosa che è sorprendente poiché se non si sanno in modo sicuro i principia non credo si possano comprendere veramente.

È proprio vero che più si fanno sforzi per far intendere sul serio le cose meno attenzione si ottiene. Se si fa divulgazione a la carte invece si va a gonfie vele.

Boh, problemi vostri.

C'è qui però un mio amico che vuole dirvi la sua.


Che fate? Gli date retta?

È vero che si può vivere senza sapere niente di architettura o astrofisica e, del resto, viviamo anche senza sapere molto di agricoltura che è l'unica cosa indispensabile per vivere, però...

R.P.